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The Italian Makers

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Il lavoro non si cerca, si crea!

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Saper Fare

 
L'inziativa è promossa dalla Fondazione Mondo Digitale e INAIL Lazio, in collaborazione con la Confederazione Nazionale Artigiani – CNA.
Al Liceo Artistico Francesco Orioli di Viterbo gli incontri si sono tenuti in collaborazione con la CNA di Viterbo e Civitavecchia.
 
“Siamo contenti di partecipare a questa iniziativa che punta sulla valorizzazione del saper fare artigiano, con l’obiettivo di proporre ai giovani la creazione di opportunità di lavoro attraverso innovativi percorsi di formazione. Accorciare la distanza tra scuola e mondo del lavoro ed aiutare i ragazzi a proiettarsi nel futuro senza perdere le radici legate alla storia del territorio, sono, per la nostra associazione, obiettivi prioritari”. Lo dichiara Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia. L’associazione di rappresentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa ha condiviso, sin dall’inizio, il progetto The Italian Makers, che, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e dall’Inail – Direzione regionale del Lazio in collaborazione con la CNA del Lazio, coinvolge 10 scuole nelle cinque province della regione, con un target iniziale di 400 studenti. La meta: costruire nel territorio una rete multisettoriale a supporto dei giovani che vogliano diventare artigiani di se stessi e pensare al “si può fare”.
 
A Viterbo, grazie alla sensibilità del dirigente e dei docenti del Liceo Artistico Francesco Orioli, due classi hanno incontrato alcune artigiane che operano nei settori artistici: Lucia Maria Arena, titolare dell’Antica Legatoria Viali, Cinzia Chiulli e Daniela Lai, di Artistica, azienda specializzata nella lavorazione della ceramica. Le imprenditrici hanno introdotto gli alunni alla conoscenza del lavoro delle botteghe e hanno “sfidato” gli studenti, invitati a presentare progetti per la realizzazione di un poster che pubblicizzerà l’attività della Legatoria e per una campagna di promozione dell’attività delle ceramiste. Sono stati quindi attivati i laboratori per l’individuazione e lo sviluppo delle idee progettuali.
 
“E’ stato un incontro molto positivo, che ha stimolato l’interesse dei ragazzi verso i nostri mestieri e, nello stesso tempo, è stato importante per il mio lavoro, perché mi ha portato a vedere con altri occhi aspetti sottovalutati o comunque non valutati correttamente. Non si è trattato di una iniziativa spot, ma dell’inizio di un percorso che proseguirà con la discussione dei progetti che ci saranno proposti e con la stage dei ragazzi nelle nostre botteghe”, afferma Arena.
 
“Abbiamo intessuto un bel dialogo con gli studenti, che, nel raccogliere le nostre sfide, si sono mostrati pieni di idee. Ci hanno colpito da un lato la voglia di conoscere da vicino mestieri di antica tradizione che, evidentemente, non hanno perso del tutto il loro appeal, dall’altro la consapevolezza delle difficoltà, dello stato di incertezza in cui si trova chi fa impresa oggi. The Italian Makers risponde dunque all’esigenza per noi di trasmettere le competenze, per i ragazzi di apprendere e di sviluppare la loro creatività e la capacità di trovare risposte ai problemi”, è il parere di Chiulli e Lai.
 
Tanta curiosità e attenzione anche in occasione dell’incontro –introdotto da Carla Mattioni, docente referente per il progetto, e Ana Lain, della Fondazione Mondo Digitale- con Paolo De Santis, esperto Inail, ed Emiliano Brizi, responsabile dell’Area Fiscale e Societaria del sistema CNA di Viterbo e Civitavecchia.
 
IL PROGETTO
Il percorso di formazione per i giovani è articolato in più fasi: training nelle scuole sulle competenze necessarie per avviare un’attività artigiana, laboratori per sviluppare competenze come creatività, problem solving, capacità di comunicare e costruire relazioni, costruzione della comunità territoriale intrecciando una rete multisettoriale per individuare luoghi non utilizzati in cui poter avviare nuove attività artigiane e avviare accordi di apprendistato per “andare a bottega”. Tra le azioni trasversali del progetto, anche una campagna di sensibilizzazione per rilanciare immagine e appeal dei lavori che prevedono attività manuali, perché non significa solo capacità di “saper fare le cose”. Sono mestieri moderni che non hanno paura di prendere dalla tecnologia tutto quello che serve per rispondere ai nuovi bisogni del territorio.
“Stimolare la capacità nei giovani a realizzare le proprie idee e a diventare imprenditori di se stessi: in questo progetto ci mettiamo a disposizione di ragazzi e ragazze per raggiungere questo obiettivo” dichiara Antonio Napolitano, direttore INAIL- Direzione regionale del Lazio.
 
Ascolta le testimonianze di due studentesse
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